Recensione: Asylum di Vera Winters.
Trama:
Nel cottolengo di Torino esiste un reparto speciale, segreto, che ospita i cosiddetti “freaks”: esseri umani deformi, mostri, orrori. Tra di loro c’è anche la giovane Demetra Hargreaves, discendente di una famiglia maledetta da generazioni, costretta a nascondersi al mondo per via del suo viso dalle sembianze animali. Sua sorella Ophelia però, vuole regalarle una vita vera, vuole spezzare la maledizione per poter vedere finalmente Demetra felice e libera. E sarà disposta a fare di tutto pur di raggiungere il suo scopo, persino stringere un patto con il Diavolo.
Considerazioni:
Ophelia Hargreaves è un’opera ideata dalla sapiente mano di Vera Winters, che ha saputo creare con maestria e senza essere stucchevole un mondo soprannaturale con protagonisti mutaforma, demoni e streghe. Non voglio dilungarmi come mio solito nella trama ma volevo evidenziare i punti di forza di questo libro. Punto primo: la protagonista. Ophelia è ammaliante, disarmante, sarcastica all’inverosimile ma soprattutto impavida nonostante i dubbi e la paura che la situazione le provoca. Sono certa che un po’ del suo carattere derivi dalla scrittrice. Punto secondo: i riferimenti alla negromanzia, all’occulto e alle deità pagane. Terzo e ultimo punto: i protagonisti maschili. Benjamin e Lucien, il primo un mutaforma, è un personaggio che affascina per il suo raziocinio e per la sua avvenenza. Il secondo invece, il re degli inferi, colpisce perché l’oscuro attrae non solo fisicamente ma anche per la forza che mette in evidenza ogni qualvolta qualcuno lo sottovaluta. Mi ha sorpreso il suo sarcasmo, devo ammettere che è un ulteriore punto a suo favore. La storia coinvolge in ogni suo aspetto, dall’ambientazione nella città di Torino, ai suoi protagonisti e all’oscurità che si percepisce tra le pagine. Un’altra nota positiva sono le canzoni associate ad ogni capitolo che danno modo di immergersi completamente nella storia con un sottofondo musicale. Un libro e un mondo da esplorare e conoscere.