Una storia dei diritti delle donne

Una storia dei diritti delle donne


Una Storia Dei Diritti Delle Donne
Sentiamo parlare di diritti umani e di diritti delle donne: raramente la prospettiva è quella dei diritti umani delle donne. È questo ciò che fa questo libro: proporre una nuova cronologia, sapendo che non solo una è possibile.
Filosofe del diritto, in poche pagine le autrici ci accompagnano per i secoli: dai fondamenti dell’esclusione delle donne dai diritti naturali dell’uomo (XVI-XVII secolo), all’emergere delle prime teorie su eguaglianza e libertà dei sessi (XVIII-XIX secolo); fino a giungere al secolo XX e alla comprensione dei diritti delle donne all’interno dei diritti umani.
Un viaggio attraverso la cultura europea e occidentale, ma capace di aprire ad altre regioni del mondo e di contribuire al mai finito dibattito contemporanei che oggi intreccia tematiche come la gestazione per altri, la mercificazione del corpo, il rapporto con diritti religiosi e culturali.

Trama:

La storia dei diritti delle donne non si sovrappone mai del tutto alla storia dei diritti umani, anche quando la interseca. Questo libro propone innanzitutto una nuova e diversa periodizzazione: dall’esclusione delle donne dai diritti naturali all’emergere delle prime teorie su eguaglianza e libertà tra i sessi, fino a giungere all’accesso ai diritti, alla loro riformulazione nel secolo XX e all’affermazione dei diritti umani delle donne in una prospettiva sempre più transnazionale. Una ricognizione sintetica e complessiva, radicata nella cultura europea ma aperta ad altre regioni del mondo. Un’introduzione che aiuta a inquadrare questioni al centro del dibattito contemporaneo all’interno di una storia delle donne e dei loro diritti.

Considerazioni:

Una storia dei diritti delle donne di Alessandra Facchi e Orsetta Giolo è un saggio importante che consiglio vivamente di leggere per approcciarsi alla storia delle donne, spesso emarginate dalla società e vittime della Storia che le relega a brevi trafiletti nei libri, in cui vengono citate per essere state le “mogli di” e non per aver contribuito a generare grandi atti di rivoluzione o per aver lasciato delle impronte indelebili nel percorso dell’umanità.  Questo libro è una fonte preziosa di informazioni, ricavate dalle due autrici dopo un intenso lavoro di ricerca, in cui ci mostrano le difficoltà subite e perpetrate nei confronti delle donne per secoli. E come molte volte siano state le prime a comprendere e ad agire contro le Ingiustizie sociali, provocate da regnanti e da esponenti della Chiesa, che volevano il popolo succube e ignorante.  Sono state in più occasioni utilizzate nelle varie rivoluzioni come armi instancabili e grandi motivatrici con la promessa di ottenere finalmente la parità con gli uomini, e di avere di conseguenza gli stessi diritti. Ma ottenendo il più delle volte il nulla di fatto. Dovremo aspettare il 1900 per iniziare a vedere i frutti di questa lotta per l’emancipazione che ancora oggi stenta ad essere realizzata del tutto. Si pensi a quanto accade oggigiorno con il divario dei salari tra uomo e donna e la disparità nelle cariche di vertice. Su quanto ancora una donna debba subire violenze fisiche e psicologiche e umiliazioni di ogni genere da parte del genere maschile che si sente in dovere e in potere di fare impunemente ciò, come bias di costume.   Questo piccolo saggio ci illustra, con quanta sofferenza e coraggio le nostre antenate si siano battute per ottenere i diritti che noi oggi quasi consideriamo poca cosa, e che vediamo con malcelata superficialità, pensando che non si possa ritornare indietro e che questi non siano messi in pericolo da qualche sciocco politico. 
Vi consiglio questa lettura breve ma di grande efficacia per conoscere e apprendere una buona parte della storia dei diritti delle donne e mi auguro che in futuro vi siano più libri di questo genere. Sogno un futuro in cui ogni donna si possa sentire parte integrante della società e in cui possa sentirsi libera di poter uscire la notte senza la costante paura di una possibile violenza verbale o fisica, un mondo del lavoro a misura anche di donna, privo di umiliazioni e salari imbarazzanti.  

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