Starving Kingdom: Il Veleno dell’Ibis

Starving Kingdom: Il Veleno dell’Ibis

Il secondo atteso capitolo della saga Starving Kingdom di Alexander Ackerman è da togliere il fiato.

Trama:

Fame. Veleno. Morte.
Tre presenze sempre più forti in un mondo già distrutto dall’ingordigia di una Divinità dall’animo nero.
Sangue e cadaveri sono abbandonati sulle strade incolte di un Regno che sta patendo le pene dell’inferno.
Ray è spaventata, impaurita da ciò che la attende. Le Montagne Incantate le si chiudono attorno ricordandole i cancelli dorati della Corte di Moor.
Ma lì, dentro la nuda pietra, dimora qualcosa di diverso, di antico: un uomo con le mani macchiate di rosso e le spalle schiacciate dalle aberrazioni compiute in passato.
Il veleno sta arrivando al cuore della Terra, all’Equinozio di Primavera mancano solo pochi giorni.
Quando la luna bianca farà risplendere d’argento il Sentiero degli Immoti e il Ponte Sospeso reclamerà il suo sacrificio, dall’ oltretomba la Morte in persona risorgerà e il crepuscolo sostituirà l’alba del nuovo giorno.
Ray deve fermare tutto questo.
E non sarà sola.
Ma non è detto che vincerà, dopotutto, il bene è nato per vivere nel male e il male è nato per vivere nel bene.
Chissà da che parte penderà la bilancia.

Considerazioni:

Starving Kingdom: Il veleno dell’ibis è il secondo libro della saga di Alexander Ackermann. Dopo il primo libro conclusosi con un bel cliffhanger, ci addentriamo nel secondo con una scoperta sconvolgente e inaspettata. In questo volume l’autore, si sofferma di più sulla relazione che si consolida tra i due protagonisti e sulla conoscenza della storia antica dimenticata, o meglio alterata, per far sì che il lettore possa avere maggiore consapevolezza del passato per comprendere al meglio il presente e quello che potrebbe essere il futuro. Il personaggio del dio Siltha è un concentrato di bellezza, potenza, intelligenza ma anche ricco di umiltà, comprensione e saggezza. Un personaggio da tutti odiato, ma che ben pochi conoscono realmente. Ho apprezzato questo eroe tinto con delle sfaccettature più umane e meno da dio super dotato e aggressivo. Inoltre, il suo interagire con la sua regina mi ha fatta sorridere più volte. Insieme sono decisamente una bomba. Ma veniamo a Ray, che crescita pazzesca sta avendo questo personaggio e confido che nel prossimo sarà ancora più soddisfacente. Mi è sempre piaciuta, ma in questo secondo libro, il suo personaggio ha subito una notevole evoluzione grazie anche al sostegno, alla comprensione e all’esperienza di Siltha.  Le nuove minacce, le nuove prove e il finale sono stati resi magnificamente.

Sono curiosa di scoprire che cosa ci riserverà Ackermann con il terzo libro.

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