Recensione della dilogia Storie Della Cacciatrice di Samantha Grandotti.
Trama libro uno ” I Senza Luna”
Tre ragazze sono state aggredite: i corpi straziati presentano squarci profondi, ferite provocate dalle zanne che affondano nella carne, dagli artigli che lacerano in profondità la pelle e i muscoli. Sembra essere opera degli ulfhednar, temibili esseri dalla forza di cinque uomini, che possono trasformarsi in lupi sanguinari nelle notti di luna piena. Laila è una Cacciatrice, sul lato sinistro del suo corpo è tatuata la pianta di stramonio, simbolo della sua Legione: il suo compito è quello di proteggere gli abitanti della Valle dagli ulfhednar. Fermare i responsabili delle brutali aggressioni non sarà però semplice perché le cose non sono come sembrano e dal passato affiora un dolore mai dimenticato, che Laila deve affrontare per giungere alla verità.
Trama libro due ” L’Incantatore”:
Il Governatore non é ancora stato sconfitto. Una nuova minaccia imcombe sulla Valle; striscia tra gli scampoli della nebbia che sembrano celare un antico orrore: i draugar, coloro che camminano dopo la morte. Una leggenda narra che siano lo spirito di antichi Cacciatori caduti con disonore. Qualcosa sembra aver risvegliato queste entità che seminano terrore con la caccia morta. Ancora una volta Laila dovrà sfidare le sue peggiori paure per salvare chi ama, al fianco degli ulfhednar.
Considerazioni:
Devo dire che questa dilogia mi ha rapita sin dalle prime pagine. È una storia avvincente, ricca di emozioni e di azione. Oltre al racconto e alla descrizione vivida dei paesaggi e dei personaggi, la scrittura della Grandotti è ammaliante, scorrevole e capace di trascinarti senza difficoltà all’interno del suo mondo. Laila è stata il personaggio che mi ha più catturata, il suo carattere forte e resiliente mi ha subito fatta entrare in empatia con lei. La sua sofferenza e il suo dolore per le perdite subite non l’hanno indurita come ci si aspetterebbe, l’hanno invece fatta crescere, maturare e resa ancora più tenace. Riesce se pur con qualche dubbio a cedere all’amore e ad affezionarsi alle persone che ben presto diventeranno suoi amici, per loro è disposta a fare di tutto compreso sacrificarsi. Mi ha ricordato molto un altro personaggio che ho amato, Aelin Galathynius creato dalla sapiente penna della Maas. Einar invece è il tipico uomo che utilizza il sarcasmo per nascondere le sue emozioni. È sempre pronto a combattere per il suo branco, è un tipo razionale, concreto, leale e passionale ed è per questo che Laila se ne innamora fin da subito. Ci sono molti altri personaggi che ho apprezzato se pur con minore entusiasmo, specialmente Mads. Leggendo la storia capirete il perché. All’interno di questo meraviglioso racconto ci sono riferimenti alla mitologia norrena che non mi hanno lasciato indifferente, sapete quanto io adori la mitologia specialmente quella nordica. Il finale mi ha lasciato con un sentimento dolceamaro per il semplice fatto che la storia è giunta al termine e che non potrò più godere delle avventure dei miei amati protagonisti. Inutile dire che vi consiglio la lettura di questo fantasy italiano che considero di grandissimo livello. Ringrazio infinitamente Samantha Grandotti e Elle dreambooks per la copia e per avermi dato la possibilità di scoprire questo mondo.