Recensione: I draghi dell’inganno. DragonLance destinies. Vol. 1
Trama:
Destina Rosethorn si ritiene una figlia prediletta del destino, almeno finché, con lo scoppio della Guerra delle Lance, le sue certezze non crollano in mille pezzi. Non solo la ragazza ha perso l’amato padre, ma anche la sua eredità. Tuttavia, grazie all’ingegno e alla determinazione, elabora un piano audace: recuperare il Congegno per Viaggiare nel Tempo, di cui ha letto in uno dei libri del padre, e impedirne la morte. L’ultimo possessore noto del congegno è uno degli Eroi delle Lance, il kender dall’animo ribelle Tasslehoff Burrfoot. Una volta arrivata a Solace, però, Destina mette in moto una serie di eventi capaci di stravolgere la sua storia personale e la sorte del mondo intero… Il primo nuovo romanzo dell’universo Dragonlance di Margaret Weis e Tracy Hickman dopo oltre dieci anni, con i personaggi preferiti dai fan delle prime due iconiche trilogie, Le Cronache di Dragonlance e Le Leggende di Dragonlance, che hanno avvicinato una generazione di lettori al fantasy.
Considerazioni:
Il libro inizia col raccontare la vita della giovane e nobile Destina, che viene allevata dal padre come se fosse un cavaliere solamnico e istruita al culto della Misura. Purtroppo, le donne non sono ammesse e quindi la giovane deve ripiegare le sue aspettative e sogni sul diventare una buona signora del castello. Dopo la morte del padre avvenuta durante l’attacco dei draghi alla Torre del Sommo Chierico, la situazione per Destina si complica ulteriormente. Viene privata della propria eredità in quanto donna, e questa passa in mano all’unico erede maschio della famiglia Rosethorn: il cugino Anthony. Dopo aver trovato all’interno della biblioteca paterna un libro in cui si dice che esiste un congegno per viaggiare nel tempo, la protagonista elabora in poco tempo un piano per recuperarlo e riportare in vita il padre. Il wordbuilding di questo libro è pazzesco! E’ suddiviso in Regni, ognuno diverso per popolazione e per natura. La protagonista indiscussa è Destina, una giovane fiera e coraggiosa, che è disposta a fare di tutto per amore del padre. Viene costantemente messa in difficoltà dalla società arcaica in cui vive perché essendo una donna non può né ambire a diventare cavaliere nonostante ne sia in grado, né ereditare i beni del padre e per questo viene scarsamente presa in considerazione. Questa situazione pressante la porta inevitabilmente a prendere decisioni drastiche e repentine che la cambiano totalmente. Si trasforma da un animo gentile e sempre pronto ad aiutare il prossimo a una persona che mente e usa gli altri per ottenere egoisticamente aiuto durante la sua missione, dimenticando così i dettami della Misura. La parte in cui la protagonista mi è piaciuta meno è quando comunica al padre che la madre la mette a disagio con le sue stranezze. La madre è una guerriera del popolo Ergoth, e ha come dono la preveggenza. Non essendosi conformata agli usi e costumi di Solamnia, Ateno viene considerata dalla figlia una persona rozza e barbara quando in realtà semplicemente dovrebbe apprezzare la diversità della madre. Durante il suo viaggio alla ricerca del congegno, Destina si rende conto che la sua scarsa conoscenza degli altri regni ha traviato il suo pensiero portandola a credere di essere superiore agli altri, quando in realtà gli altri popoli hanno qualcosa da insegnarle. Le tematiche presentate in questo fantasy nonostante siano ambientate in un’epoca lontana le possiamo ritrovare anche oggi. Gli altri personaggi presenti ci aiutano a comprendere meglio le vicende passate in quanto sono i protagonisti di situazioni presenti nelle Cronache. Se siete amanti di Dragonlance non potete perdervi anche questo libro.