Recensione: Cose che succedono la notte di Peter Cameron
Trama:
Questo libro è fatto di buio e di neve. Di un treno nella notte, e di una coppia senza nome che scende in una stazione deserta del Grande Nord. Di un immenso, lussuoso albergo nel cuore di una foresta. Delle sue stanze chiuse, dei suoi infi niti corridoi, dell’isola di luce del suo bar. Dei suoi due unici frequentatori – una vecchia cantante che tutto ha visto, e un losco uomo d’affari con un suo crudele disegno. E ancora, di un sinistro orfanotrofi o, e di un enigmatico guaritore. Non tutti gli scrittori avrebbero saputo trasformare questa materia in un grande, misterioso romanzo. Ma Peter Cameron, questo nel tempo lo abbiamo imparato, non è uno scrittore come tutti.
Considerazioni:
Ambientato in uno scenario dell’estremo Nord, reso duro dal buio e dalla neve, una coppia senza nome si trova ad affrontare un lungo e difficile viaggio in treno. Dimorano in un hotel di grande lusso, ormai in decadenza che raggiungono con estrema difficoltà, mossi da una grande speranza: iniziare una nuova vita. Nella storia emergono alcuni personaggi chiave, e luoghi simbolo, come una cantante navigata, un losco uomo d’affari, un barista privo di vitalità, un orfanotrofio e la cassa di un guaritore. In questa storia si alternano atmosfere cupe, lugubri, dure, dettate dalle rigide condizioni climatiche, dall’isolamento dell’anonima cittadina, dalla vita sfiorita dei personaggi che la coppia incontra, e dallo sgretolamento della relazione dei due. Cameron riesce nuovamente a creare un complesso e profondo racconto dell’animo umano e delle relazioni. Continui colpi di scena movimentano il racconto, e accompagnano tutti i personaggi, anche dietro alle storie dei due protagonisti, in una lunga e complessa riflessione sulla propria condizione. Attrazione fisica e mentale, diffidenza razionale e istinto animale, si continuano a scontrare fino alla fine della storia. L’autore indaga senza pregiudizi le relazioni di personaggi tanto diversi tra di loro, attraverso momenti di collera e violenza, e momenti di abbandono totale di ogni resistenza. Ogni personaggio è complesso, cerca la sua pace interiore e il suo piacere, spesso mettendo in contrasto la propria egoistica necessità con il bene dell’altro. Non si riesce a parteggiare per nessuno durante il racconto, si rimane sospesi e inquieti fino alla fine. E’ una storia che spinge all’abbandono di ogni giudizio e ad abbracciare tutti i personaggi con le loro vulnerabilità.