Our lady of the fallen. La palude di ossa
Our lady of the fallen. La palude di ossa è fantathriller incredibile, ricco di pathos e descrizioni vivide che vi lasceranno col fiato sospeso!
Trama:
Città del Messico, 1995. Catherine Browning, figlia dell’Ambasciatore britannico, ha diciassette anni ed è scomparsa nel nulla. Con lei, la sua compagna di scuola, Rocío, terzogenita di Pepe Mendoza, uno dei più ricchi narcotrafficanti del Cartello. Mentre la polizia crede in un rapimento a scopo di riscatto, l’MI6 invia sul posto Logan Scott, Ufficiale dell’Intelligence, per presiedere l’indagine nell’interesse del Paese. L’esito della vicenda appare scontato, ma le ore passano e il caso sembra smentire ogni previsione, evocando la minaccia di un culto di brujos sanguinari e sacrifici umani. Soledad Guerrero, nuora del Patrón Mendoza, ha un solo obiettivo: ritrovare Rocío, o almeno vendicarla. Per poterci riuscire, dovrà affidarsi all’alleato meno scontato, sfidando tutto e tutti alla ricerca di risposte. Tra le nebbie delle chinampas, Santi Banditi, incubi e Voci che sussurrano nell’ombra, un misterioso uomo col sorriso da coyote guiderà i passi di Sol e Logan attraverso i segreti della Ciudad, fino a condurli nella sua parte più oscura, in un’indagine dove i fatti si confondono alle illusioni e la verità si cela, non vista, negli occhi vivi della Vergine della Laguna.
Considerazioni:
Our Lady of the Fallen – La palude di ossa è un fantathriller di Shane Crowley ed edito dalla Gainsworth Publishing.
Una storia affasciante e tetra, resa sorprendente realistica dalla penna della Crowley. Mi ha colpita sin dalle prime pagine, avevo come la sensazione di essere all’interno del romanzo, tanto sono vivide le descrizioni e le sensazioni che trasmette. Leggere questo libro è come ritrovarsi all’interno di una puntata di Criminal minds, dove abbiamo il capitano Logan Scott, agente dell’intelligence britannica, che con le sue supposizioni più che azzeccate studia incessantemente il caso e il nemico con fare minuzioso e arguto. Ma non finisce qui, intrecciata alle abilità di profiling, l’autrice inserisce dettagli più dinamici presentandoci la famiglia narcotrafficante dei Mendoza. È stato come rivivere Narcos Messico, stesse città, stessi silenzi, stessi metodi di affermazione dei clan, e grandi colpi di scena sanguinosi. In altre parole, tutto l’insieme è ben curato e rende l’atmosfera suggestiva e veritiera. Il filo fantastico viene realizzato con la commistione tra culto religioso, precisamente cattolico, e misticismo locale che dà al racconto già impregnato di suspence e mistero la giusta componente dark. Inutile dirvi quanto mi sia piaciuto nonostante la mole di pagine che compone il libro, ben 768. Ma non fatevi spaventare dal numero, la linearità e la vivace narrazione, rendono scorrevole la lettura.
Un’ultima informazione, non meno rilevante, è che il libro fa parte di una dilogia; quindi, sappiate che vi sono ancora alcuni dettagli da scoprire!