Recensione: Cronache delle terre mutate di Martina Monti

Recensione: Cronache delle terre mutate di Martina Monti

Trama:

In un futuro lontano, una guerra nucleare ha spazzato via l’antica civiltà. Il mondo, però, si è presto adattato alla nuova Età, cambiando la sua morfologia e trasformando gli esseri viventi. Bombe e potenti armi, andate già perdute, hanno formato crateri, innalzato la terra in montagne, desertificato zone e prosciugato laghi, deviato fiumi e creato boschi a discapito delle zone urbane, ormai abbandonate. A seguito di quegli eventi, hanno iniziato a nascere bambini sempre più malformati, mutati, fino a quando queste alterazioni si sono stabilizzate in tratti tipici, definendo una nuova razza: gli Abarimoni. Diversi dagli Umanidi, discendenti diretti degli uomini, combattono questi ultimi e li schiavizzano, convinti della loro inferiorità nel nome di Salmace, un dio-dea che ha esaltato il nuovo gene come marchio dei prescelti. Ma i tempi cambiano e una minaccia sconosciuta incombe sulle rovine di un’era che vede il suo tramonto; Umanidi e Abarimoni dovranno ben presto fare i conti con la dura realtà che vede entrambe le loro razze in pericolo. Non si è mai al sicuro quando si lotta per la sopravvivenza e la vita umana inizia finalmente ad avere tutt’altro valore.

Considerazioni:

Cronache dalle terre mutate è un libro autoconclusivo di Martina Monti e edito dalla Delrai edizioni. Vorrei iniziare col sottolineare quanto abbia apprezzato questo distopico, sia da un punto di vista narrativo sia da un punto di vista stilistico. È un libro ben strutturato in cui troviamo avventura, azione e colpi di scena senza mai trovare la storia o i personaggi prevedibili.   Ci troviamo di fronte a un racconto che unisce tematiche importanti quali il razzismo, la guerra, la schiavitù, il fanatismo religioso e il tema della diversità che portano il lettore a riflettere in maniera ampia su ciò che accade al giorno d’oggi.  I personaggi sono molteplici e abbiamo modo di conoscerli e apprezzarli attraverso i pov multipli, che concedono senza mai creare confusione la possibilità di familiarizzare con le storie, i sentimenti, i sogni e le preoccupazioni dei protagonisti.  Ho amato fin da subito Isaac e Cathy per i loro caratteri forti e per il coraggio che hanno avuto nell’affrontare le prove difficili che la vita gli ha messo dinanzi senza mai arrendersi.  Purtroppo, il gruppo nel corso della storia diventa sempre più piccolo. Infatti, dovranno scontrarsi più volte con il nemico e qualcuno non avrà la possibilità di vedere realizzato il loro più grande sogno: la pace.  Il concetto di casa, l’amore in tutte le sue forme, la forza d’animo e la speranza per un cambiamento positivo sono delle costanti nel libro che lo hanno reso ancor più interessante, conferendogli un impatto emotivo non indifferente.  Consiglio vivamente la lettura di questo meraviglioso libro e ringrazio infinitamente Martina Monti e la Delrai edizioni per avermi dato la possibilità di poterlo conoscere e amare. 

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