La memoria della lacrime di Paola Bellini

La memoria della lacrime di Paola Bellini

La memoria delle lacrime di Paola Bellini è una lettura emozionante e accattivante.

Trama:

Distretto di Aurlain, 1Ω70.
Nel buio è necessario imparare a sentire, a vedere col cuore. È quello che, suo malgrado, scopre Lilian la sera in cui lord Faintree e i suoi uomini fanno irruzione nella libreria di Oscar Rattigan, del quale la giovane è assistente. Vogliono punirli per essersi ribellati alla norma che vieta la lettura nel distretto. Presagendo la fine imminente, il signor Rattigan affida a Lilian un libro misterioso; quel testo, infatti, è da tempo nelle mire di Faintree, che non ha alcuna intenzione di rinunciarvi, ma le ordina di non aprirlo.
Così, per sfuggire alla furia del governatore, la giovane cerca rifugio nel magazzino della libreria, ma si ritrova inspiegabilmente in un giardino abbandonato. Della libreria, di Oscar e dei loro persecutori non vi è più traccia. Per far fronte alla paura di essersi smarrita, si appiglia alla speranza: una flebile luce che riverbera da una villa in lontananza, dalla quale giunge pure una melodia suonata al pianoforte.
Lilian la segue e varca il portone d’ingresso, ma esso si richiude alle sue spalle, rendendola prigioniera delle tenebre. La ragazza si rende presto conto che la villa nasconde qualcosa di arcano, così come ognuno dei suoi bizzarri abitanti, e il libro che porta con sé pare esserne collegato. Niente è come sembra e il dolore inizia a dilaniare l’anima, cantando una nenia di morte. Ma una presenza osserva tutto ed è pronta a ghermire le sue vittime quando meno se l’aspettano. Per questo sarà necessario capire alla svelta di chi fidarsi, se si vuole restare vivi.

Considerazioni:

La memoria delle lacrime è un libro conturbante, crudo, intenso. La storia di Lilian e Jeremy è intrisa di dolore, di sensi di colpa, ma soprattutto di paura: paura di vivere. Mi ha colpito questo particolare racconto fatto di viaggi onirici, di difficile lettura in apparenza ma che ha in realtà un importante lezione: affrontare il dolore di petto, capire il perché ci si senta così e poi finalmente lasciarlo andare. Il viaggio che i due ragazzi compiono, attraverso delle situazioni surreali, fa sì che le loro anime spezzate riescano attraverso l’accettazione di sé, del perdono e dell’amore a ricompattarsi e a unirsi. “Uno scontro inevitabile di anime spezzate, che si sfaldano come grafite davanti alla totalità paralizzante di un calore sconosciuto a entrambi, che ha radici nel profondo e irradia l’abisso”. A volte bisogna scavare dentro di sé, percepire fino in fondo l’abisso e risalire per essere più forti senza dimenticare, ma semplicemente lasciando andare.

Bisogna fidarsi e lasciarsi aiutare a vedere una prospettiva diversa e avere il coraggio di cambiare perché “nessuno si salva da solo”. È una lettura che mi ha dato modo di riflettere sulla mia vita, sulle mie scelte, sul mio dolore e su come affronto la vita, ed è stato come ricevere uno schiaffo in piena faccia. Mi sono rivista nella protagonista e questo mi ha messa di fronte al fatto che come lei devo compiere un percorso per cambiare e migliorare. La scrittura poetica accompagna la lettura, vi sono anche riferimenti alla musica e all’arte cosa che ho amato profondamente essendo un appassionata.

Vorrei dirvi tante cose ma ho il timore di svelare troppo. Abbiate il coraggio di leggere e affrontare questo percorso tormentato insieme a Jeremy e Lilian. Sono sicura che apprezzerete come me questa lettura.

Ringrazio infinitamente bellinipaola_ @blueberryfantasy.edizioni e @il_mio_posto_preferito

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