La campagna cremisi
La campagna cremisi è il secondo volume della trilogia dei pulvimanti dell’autore Brian McClellan. Una storia ricca di pathos e scene epiche che vi faranno innamorare di questo autore e dei suoi affascinanti personaggi.
Trama:
La manovra tentata da Tamas per respingere l’invasione di Kez è stata un disastro: intrappolato dietro le linee nemiche, ha subito enormi perdite e non ha alcuna speranza di ricevere rifornimenti o rinforzi. Con quel poco che resta del suo esercito, deve attraversare l’ostile Nord e tornare in patria per difendere il suo paese dall’ira del dio Kresimir, deciso a vendicarsi di chi gli ha sparato in un occhio. Ad Adro, l’ispettore Adamat vuole salvare la moglie e il figlio, ma per farlo deve rintracciare e affrontare il malvagio Lord Vetas. Le risposte alle sue domande, però, lo condurranno su un cammino ancora più oscuro. Nel frattempo i generali di Tamas sono divisi da rivalità interne e giorno dopo giorno le loro truppe perdono terreno di fronte all’avanzata di Kez e Kresimir. In assenza di Tamas e della sua Congrega della polvere, spetterà a Taniel Due-Colpi ergersi come ultima difesa contro l’esercito nemico.
Considerazioni:
La Campagna Cremisi è il secondo volume della trilogia dei pulvimanti scritta da Brian McClellan ed edito dalla Mondadori. La vicenda riprende dopo qualche mese dallo scontro tra il Dio Kresimir e Taniel due-colpi. Quest’ultimo dopo essersi ripreso fisicamente dallo scontro subisce gli effetti che l’evento ha scatenato sulla sua psiche. Da uomo coraggioso e valoroso questo personaggio subisce un’involuzione, a mio avviso forzata da parte dell’autore. Poteva anche essere una buona idea ma a lungo andare ha generato solo delusione nei confronti del miglior personaggio della saga.
L’unica che forse continua a dare consistenza e a intrigare il lettore è Ka-Poel, una strega potente di cui però conosciamo ben poco. Se il personaggio di Taniel crea delusione non lo fa sicuramente la narrazione, che tra vari colpi di scena, scene cruente e campagne militari stupefacenti appassiona e tiene incollato il lettore. Il Federmaresciallo Tamas, ha sempre delle ottime idee ed è un grande stratega ma durante la battaglia con Kez, incappa in un nuovo tradimento e in una grossa sconfitta. Questa nuova battuta di arresto ha come conseguenza quella di rivalutare le sue capacità ma anche di comprendere meglio il nemico e la nuova sfida che lo attende.
L’unico personaggio che trovo inconsistente è quello dell’investigatore Adamat, non riesco proprio a comprendere il perché della sua presenza. La battaglia tra Adom e Kresimir, i due dei di cui siamo a conoscenza, mi ha lasciata perplessa. L’evolversi della vicenda in poi non mi ha soddisfatto pienamente lasciandomi dei dubbi su dove l’autore voglia andare a parare.
Ma nonostante queste piccole pecche non vedo l’ora di leggere il terzo e ultimo capitolo.