La bottega dei giocattoli di Angela Carter
Angela Carter, tra le più grandi e più audaci scrittrici inglesi di sempre, ritorna con uno dei suoi capolavori: La bottega dei giocattoli, vincitore del John Llewellyn Rhys Prize, è l’esempio perfetto di uno stile unico e di una fantasia travolgente.
Trama:
Nell’estate dei suoi quindici anni, per Melanie cambia tutto. Ormai non è più una bambina: lunghe ore trascorse in esplorazione davanti allo specchio lo confermano. Deliziata dalla scoperta del proprio corpo, la ragazza è tutta un fremito. Una notte in cui è a casa da sola, troppo eccitata per dormire, non resiste alla tentazione del proibito e, indossato il candido abito nuziale della madre, esce in giardino e passeggia al chiaro di luna. Qualcosa, però, va storto, e il giorno seguente il destino le fa visita presentandole il conto: i suoi genitori non ci sono più. Melanie e i suoi due fratellini sono dunque costretti ad abbandonare la casa di famiglia per trasferirsi a Londra, dagli zii che non hanno mai conosciuto: zia Margaret, una donna gentile che ha smesso di parlare quando si è sposata, e zio Philip, giocattolaio ossessivo, dispotico e manipolatore. Come se non bastasse, alla coppia fa seguito il giovane Finn, che da subito si mostra molto interessato alla nuova arrivata. Sempre più consapevole della propria femminilità e sempre più affamata di libertà, Melanie dovrà imparare in fretta a non farsi sottomettere…
Considerazioni:
Questo è il terzo libro che leggo della Carter che si conferma una certezza. Nelle sue 225 pagine, il libro risulta ammaliante e scorrevole. La storia narrata è quella della quindicenne Melanie. Dopo un incidente in cui i suoi genitori perdono la vita, lei e i suoi due fratelli Victoria e Jonathon vengono affidati allo zio materno. Dalla campagna si spostano in città a Londra, dove lo zio ha un negozio di giocattoli. La famiglia dello zio è composta dalla giovane moglie Maggie e dai suoi fratelli Francie e Finn.
I modi e i tempi della nuova famiglia la mettono in soggezione e in ansia, ma con il tempo dando fiducia ai tre stabilirà un rapporto stretto e amorevole. Melanie, in breve tempo perde la sicurezza della sua casa, i comfort del suo status sociale e cosa più importante l’affetto dei suoi genitori. In questo racconto la Carter con sapiente maestria ci introduce nella delicata fase adolescenziale, in cui si è incerti sul proprio aspetto su ciò che si desidera e sulla scoperta dell’eros e della sensualità. Nulla viene lasciato al caso, veniamo trascinati dalle emozioni in un crescendo pagina dopo pagina, sorpresi, di essere in totale connessione con la protagonista da provare la paura dell’ignoto e del futuro ma anche dell’inquietante zio e delle sue folli manie.
La violenza e la perversione regna sovrana nella casa, si percepisce la tensione emotiva di tutti i conviventi nei confronti del padrone della casa, fino allo scoppio finale, in cui tutto viene risolto attraverso la ribellione generale. Si arriva così alla liberazione e alla speranza nel futuro. La peculiarità del testo però è la meticolosa descrizione dei personaggi.
Tre aggettivi per descriverlo: sublime, emozionante, intenso.
Ringrazio la Fazi Editore per la splendida collaborazione.