Recensione: Il coraggio porta il tuo nome di Elisabetta Vona.

Recensione: Il coraggio porta il tuo nome di Elisabetta Vona.

Trama:


Levi ha diciotto anni e non nutre alcun sogno per il futuro. Un oscuro episodio del suo passato lo ha portato a chiudersi in se stesso. La vita trascorre monotona nel paesino di montagna in cui vive, finché un giorno arriva a scuola un nuovo studente dai tratti orientali di nome Sifeng. Levi si sente subito attratto dal ragazzo e prova a fare amicizia con lui. Le cose però non sono così facili. Sifeng è vittima di un paio di bulli e viene discriminato perché è cinese. Levi inoltre ha notato dei lividi sul suo corpo. Tra problemi familiari e primi batticuori, la delicata storia di due adolescenti che trovano l’uno nell’altro il coraggio di vivere, crescere e amare.

Estratto:

Il ragazzo misterioso alzò lo sguardo verso il tramonto che illuminava dolcemente quella distesa di fiori e io tornai alla realtà. Si voltò nella mia direzione, i nostri occhi si incrociarono per qualche istante; nessuno dei due accennò a distogliere lo sguardo. Qualche secondo dopo, abbassò il viso candido sul foglio e riprese a disegnare. Proprio come prima, delle volte alzava lo sguardo, ma ora non osservava il paesaggio…guardava me con i suoi occhi attenti e curiosi che mi ricordavano tanto quelli verdi di lui.

«Sifeng, permettimi di essere il tuo coraggio, come tu sei il mio.»

Considerazioni:

L’autrice racconta la storia d’amore tormentata di due giovani adolescenti, Sifeng e Levi.  I due frequentano lo stesso liceo, in classi diverse per via della loro differenza d’età. Si incontrano casualmente e lo sguardo fugace che si scambiano segna l’inizio di una vicenda amorosa segnata dalle difficoltà e dalla passione. Sifeng è un ragazzo cinese che vive in Italia con suo padre, vittima dei bulli e di una violenza meno visibile e ancora più terribile, quella tra le mura domestiche. Ha una grandissima forza interiore che gli permette di sopportare la bruttura della sua situazione e di coltivare la sua passione per l’arte. Levi è un maturando nato e cresciuto a Londra, e trasferitosi in Italia dopo un terribile episodio che ha coinvolto il suo migliore amico e primo amore, Jake. La sua figura lo perseguita, con il senso di colpa e di impotenza e l’amore smisurato e sofferente a tormentarlo. Levi e Sifeng si trovano e si innamorano subito. Vivono momenti di felicità e spensieratezza, di piacere fisico e di scoperta, ma anche allontanamenti e tradimenti. Un colpo di scena sul finale ci mostra come l’amore è in grado di superare tutto, anche quando sembra impossibile.  Il testo è scorrevole anche se alcune descrizioni risultano troppo lente, e in parte superflue. Estremamente piacevole, invece, è la voce narrante di Levi, e il suo passaggio dalla descrizione in prima persona all’autoanalisi riflessiva di ciò che gli accade dentro.  I temi trattati in questo libro sono molteplici e resi tutti con la giusta misura. Si attraversa il lutto, il bullismo, l’omosessualità e la difficoltà dell’accettazione di se stessi e si scorre verso il rapporto genitori – figli e la violenza. Emergono però anche note positive di speranza, tenacia e l’idea che tutto è superabile. Levi e Sifeng sono due ragazzi dotati di una grande forza interiore e il loro coraggio è contagioso. Piacevoli, sono anche i personaggi che fanno da cornice alla storia come la nonna e la famiglia di Levi, con la bellissima complicità con la sorella Claire.  Consiglio la lettura di questo libro, specialmente ai più giovani, per i temi in cui ci si può riconoscere, per lo spaccato reale di vita che viene trattato che è tutt’altro che roseo e ovattato, ma soprattutto per la forza e l’ispirazione che si può trovare. Tutto questo è coinvolgente.

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