Recensione. Il collegio dei ragazzi diamante di Giulia Amaranto.
Trama:
Francis e Milo studiano in un prestigioso college maschile. Francis è figlio del Primo Ministro, sempre sotto l’occhio della stampa mondiale. Si comporta in modo strano, molti lo giudicano un pazzo, ma è dotato di uno straordinario talento musicale. Milo proviene da una famiglia umile, ama la musica classica e sogna di diventare un giudice. I due ragazzi, all’apparenza incompatibili, scoprono di avere una profonda affinità, che si trasforma in un amore travolgente. Milo tenta di opporsi con tutto se stesso a questa passione, spaventato dall’idea di essere giudicato dalla sua famiglia; Francis, invece, vede nell’amore l’unica via di salvezza…
Estratto:
Considerazioni:
Il collegio dei ragazzi diamante è un gay romance ambientato in un’accademia di alto livello, sul finire degli anni ’90. Milo e Francis sono i due protagonisti, all’apparenza uno l’opposto dell’altro ma in realtà del tutto simili. Milo è un ragazzo di umili origini, con il sogno di diventare giudice. Entra all’Accademia Reale con una borsa di studio che i suoi ottimi voti gli hanno permesso di ottenere. E’ al primo anno e subito si ambienta, creandosi il suo gruppetto di amici e la sua routine; ha una fidanzata che sente quando le regole glielo permettono. Francis, invece, è il figlio del Primo Ministro. Sembra un ragazzo superficiale e senza rispetto, un provocatore che ama stare al centro dell’attenzione. In realtà, nasconde un animo inquieto e una sofferenza interiore che lo fiaccano sempre di più. Il suo straordinario talento musicale è l’unica cosa che lo tiene in vita e matura all’interno di una rock band. Tra i due ragazzi nasce subito un sentimento fortissimo: per Milo è un vero e proprio stravolgimento emotivo; deve accettare la sua omosessualità, appena scoperta, e fare i conti con la distrazione dallo studio che questo amore porta con sé. Queste nuove emozioni lo destabilizzano, lo confondono e totalizzano la sua attenzione. Per Francis, invece, questo sentimento è un’ancora di salvezza: l’unico modo per sentire di vivere realmente qualcosa di autentico e genuino. La trama è avvincente. Ci sono diversi colpi di scena, momenti di riflessione, di condivisione sessuale ed emotiva, momenti di disperazione e di dolore. Il testo è scorrevole e non annoia mai. Gli sconvolgimenti che i protagonisti provano sono così reali da immedesimarsi con loro. La giovane età, il dolore interiore e la scoperta delle proprie intime emozioni confonde e fa stare male ma regala anche immense gioie se solo si vivono appieno. L’invito è quello di non nascondersi e di accettarsi sempre. Non essere rigidi con se stessi e non giudicarsi permette di godere delle gioie della vita. Reprimersi apre la strada al rimorso che ti segue per tutta la vita adulta. Questo libro di Giulia Amaranto intrattiene, fa emozionare e sperare, e spero che molti ragazz* che temono quello che sentono dentro, leggendolo, possano sentirsi ispirati ad accettarsi e a vivere senza riserve.