Recensione: Sabriel di Garth Nix

Recensione: Sabriel di Garth Nix

Trama:

Sabriel studia in un prestigioso college per sole ragazze non lontano dal Muro che divide il territorio di Ancelstierre dal magico e pericoloso Vecchio Regno, dove suo padre ricopre la carica di Abhorsen, il protettore che ha il compito di impedire ai morti di tornare nel mondo dei vivi. Da quando la famiglia reale è decaduta, i morti sono diventati sempre più forti e intrepidi, minacciando di sopraffare l’intero regno. Quando il padre di Sabriel viene imprigionato nel mondo della Morte da una pericolosa creatura, la ragazza si mette in viaggio per salvarlo. Lungo la strada, troverà come compagni di viaggio Mogget, un antico spirito costretto nella forma di un gatto bianco, e il giovane mago Touchstone, che verrà liberato da un incantesimo durato decenni ma rimarrà intrappolato sotto il peso di dolorosi ricordi. Ogni passo nelle profondità del Vecchio Regno li avvicinerà a minacce mai viste prima, che costringeranno Sabriel ad affrontare il proprio destino in una battaglia con le vere forze della vita e della morte. Chi proteggerà i vivi quando i morti torneranno?

Considerazioni:

Il libro più bello che abbia mai letto! Nix è riuscito a costruire un mondo magico con grande precisione, inventando dei personaggi e delle creature che hanno contribuito alla riuscita di questa storia.  Il Vecchio Regno, all’arrivo di Sabriel è ormai desolato e pieno di malvagità. Le pietre della Briglia sono state distrutte facendo in modo che il varco tra i vivi e i morti sia più facile da attraversare.  La scarsa conoscenza di questo mondo metterà spesso in difficoltà la ragazza ma la sua forza risiede nella sua audacia, nel suo spirito di avventura e nel suo grande intelletto.  Sabriel insieme a Mogget, un’entità primigenia che vive contenuta all’interno di un corpo di gatto e che da sempre serve gli Abhorsen, attraverseranno quasi per intero il Vecchio Regno per ritrovare il corpo del padre della ragazza.  Durante questo viaggio incontreranno e salveranno l’ultimo erede della famiglia reale, con la quale alla fine Sabriel avrà una relazione.  Questo personaggio estremamente impavido, fuori dal comune e con i suoi modi passati riesce a catturare l’attenzione e attrarre verso sé l’empatia dei lettori. Il personaggio più esilarante è Mogget, il cui unico scopo sembra quello di umiliare e ridicolizzare i nuovi Abhorsen.  Il finale per nulla scontato è un crescendo di suspense.  Libro assolutamente consigliato .

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