Intervista all’autrice del romanzo “Il coraggio porta il tuo nome”.

Intervista all’autrice del romanzo “Il coraggio porta il tuo nome”.

Benvenuti lettori ad una nuova intervista. Abbiamo avuto modo di fare due chiacchere con Elisabetta Vona autrice del romanzo “Il coraggio porta il tuo nome”.

Ciao Elisabetta, grazie per aver accettato il nostro invito, è un vero piacere averti qui con noi.  

Che ne diresti di presentarti al pubblico che ancora non ti conosce? Raccontaci un pò di te.  

 Ciao! È un vero piacere per me essere qui! Non credo ci sia molto da raccontare, in realtà, ma vi dirò tutto ciò che mi viene in mente. Mi chiamo Elisabetta e ho 21 anni. Il mio MBTI è INFJ e sono una tassorosso. Amo leggere e scrivere da così tanto tempo ormai che non so quando il tutto sia iniziato. Mi piace moltissimo guardare anime e serie tv. Ascolto anche tanta musica e adoro il kpop. Sono una cat person, adoro le bevande calde, amo tutte le stagioni tranne l’estate e sono pigra, molto pigra. 

Il coraggio porta il tuo nome è il tuo romanzo d’esordio, edito dalla Triskell Edizioni.  

Quando è nata l’idea di scrivere questo primo romanzo? 

Tutto è iniziato nel 2020, in un pomeriggio d’autunno. Io, mia sorella e le mie cugine avevamo appena finito di guardare una puntata di un drama thailandese, “I told sunset about you”. In questo drama i protagonisti si incontrano a un corso di cinese e ricordo di aver urlato alle altre: “Scriverò un libro dove i protagonisti si incontrano a un corso di cinese!” e così è stato.

Ci puoi raccontare il significato del titolo? C’è un messaggio che vuoi mandare ai lettori? 

“Il coraggio porta il tuo nome” racchiude ciò che Levi e Sifeng sono l’uno per l’altro, ovvero coraggio. Il coraggio di essere sé stessi, di vivere la propria vita nonostante tutte le difficoltà.  

Il coraggio di rincorrere ciò che ci rende felici, sempre, sebbene alle volte sia particolarmente difficile farlo. Questo è ciò che vorrei trasmettere ai lettori, coraggio. Abbiate il coraggio di fare ciò che vi fa stare bene, perché essere felici è l’unica cosa che ci permette di vivere davvero.

I protagonisti Levi e Sifeng sono ispirati a personaggi reali, o sono frutto di fantasia? 

I protagonisti sono entrambi frutto della mia fantasia. Ho scelto il nome “Levi”, però, per il personaggio di Attack on Titan, che si dà il caso sia anche uno dei miei personaggi preferiti. 
 

Il tuo romanzo tratta dei temi molto importanti tra cui il bullismo, la violenza domestica e la tematica del lutto. Quanto è importante per te che i lettori possano identificarsi con questa storia? 

Credo sia molto importante. Vorrei che leggendo questa storia e identificandosi con i suoi personaggi la gente capisca che va bene chiedere aiuto. Va bene sentirsi dei codardi ogni tanto, è okay sentirsi deboli, perché siamo delle persone e tutti si sentono così a un certo punto nella vita. È inevitabile e va bene così. Dobbiamo solo ricordare che non siamo soli. Chiedere aiuto e andare avanti sono i primi piccoli passi verso il coraggio e la vita. 
 

Al centro della storia c’è l’amore adolescenziale ma non un classico rapporto spensierato. Levi e Sifeng, infatti, devono superare diversi ostacoli per vivere la loro storia d’amore. Quanto è importante, secondo te, dare il giusto peso e la giusta attenzione anche alle vite e ai sentimenti degli adolescenti, che spesso vengono trascurate e tacciate di immaturità e invece sono capaci di tale profondità? 

Penso che molte volte le problematiche e i sentimenti degli adolescenti vengano sminuiti dalla maggior parte degli adulti. Quante volte ci siamo sentiti dire che ciò che stavamo provando era esagerato o, addirittura, sbagliato? 

“Ai miei tempi non avevamo tutti i problemi che dite di avere oggi” 

“Ai miei tempi non esisteva la depressione” 

“Fattela passare” 

“Non esagerare, non è la fine del mondo” 

Ogni persona, indipendentemente dall’età, ha problemi nella vita e nessuno dovrebbe mai permettersi di invalidare i sentimenti di qualcun altro o sminuire ciò che per quel qualcuno è un problema. Alle volte, se non si sa cosa dire, è meglio il silenzio. 

Credo, quindi, che sia necessario dare il giusto peso alle emozioni degli adolescenti, senza giudicare ed etichettarli come immaturi. Un adolescente che esprime i propri sentimenti non è immaturo, è solo un essere umano. 
 

Nel libro troviamo la necessità di avere intorno delle persone che ti sostengono nei momenti più bui. Quanto è importante per tutti noi ricevere del supporto per affrontare i periodi più difficili? E quanto secondo te, dovremmo liberarci dalla paura di chiedere aiuto? 

Secondo me è essenziale avere al nostro fianco delle persone di cui ci fidiamo nei momenti più bui. Avere una mano da stringere quando si è in difficoltà mette una forza incredibile e ci ritroviamo a pensare: “Posso farcela, non sono sol3. Andrà tutto bene”. Aver bisogno di aiuto non dovrebbe essere considerato una debolezza, ma una forza, per questo dovremmo sempre avere il coraggio di chiedere aiuto ogni volta che ne sentiamo la necessità. 
 

Levi e Sifeng ci insegnano che tutto è possibile se lo si vuole. L’amore può vincere tutto e attraversare ogni difficoltà. Pensi ci sia bisogno di più storie di speranza come quella dei nostri due adolescenti? 

Penso che si abbia sempre bisogno di speranza e se con i nostri libri possiamo donarla a qualcuno, perché no? D’altronde, non è forse la speranza che ci permette di andare avanti? 
 

Com’è nata la collaborazione con la Triskell edizioni? 

Ho fatto tante, tante ricerche per trovare la casa editrice perfetta per me e il mio libro. Ricordo che ad aver fatto la differenza era stata un’intervista fatta a Barbara, l’editore di Triskell edizioni. Proprio grazie a quell’intervista ho avuto l’opportunità di conoscere meglio sia lei che la CE e non ho più avuto dubbi a riguardo. Volevo pubblicare con loro, lo volevo tantissimo. Così ho preparato tutto il materiale richiesto e ho mandato la mia e-mail. Lì dentro c’era tutta la mia vita. 

A tal proposito, ci tenevo a ringraziare Barbara per aver dato una possibilità alla storia di Levi e Sifeng. 

I social ti sono stati d’aiuto nella promozione del tuo libro? 

Certo! Siamo nel 2023 e i social sono fondamentali se vuoi arrivare a più gente possibile. Insomma, non si può scappare dai social se vuoi pubblicare ciò che scrivi. 
 

Cosa consiglieresti ad un giovane autore come te che ha una storia da raccontare ma non sa come muoversi in questo mondo? 

Mai fermarsi. Mai pensare: “è troppo difficile, non posso farcela” oppure “la mia storia non è abbastanza, non piacerà a nessuno”. Bisogna sempre buttarsi e fidarsi del proprio intuito. 

Dopo aver concluso il vostro libro. Leggetelo e rileggetelo, modificatelo se vi va, perfezionatelo. Magari provate a trovare un beta reader che possa aiutarvi a capire se va bene o meno o se ci sono delle cose che vanno cambiate. 

Quando avrete finito di sistemare il vostro lavoro, fate ricerche su ricerche per trovare la casa editrice giusta per il vostro romanzo. Non sceglietene una a caso e non abbiate fretta.  

Nel momento in cui pensate di averne trovata una interessante, cercate di capire che tipo di casa editrice è, come lavorano e cosa ritengono importante. Studiate le loro collane e, magari, cercate informazioni sull’editore. Se per esempio avete scritto un giallo, è inutile mandare il vostro libro a una casa editrice che pubblica solo romanzi rosa, perché non vi terrà mai in considerazione per una pubblicazione, per questo è importante conoscere le collane della CE. 

Se tutte le informazioni che avete raccolto non fanno altro che consolidare la vostra voglia di pubblicare con loro, allora è la casa editrice giusta per voi! Ricordatevi di mandare SOLO ciò che la casa editrice richiede e di mostrarvi sempre gentili e educati, questo è molto importante. 

Infine, ma non per importanza, i social. Sono importantissimi per farsi conoscere! 
 

Ci puoi anticipare se sei già a lavoro su un’altra storia? 

Sono già a lavoro! In questo periodo la mia fantasia è un fiume in piena e ne sono molto felice. La mia beta reader sta apprezzando molto la storia. In questa si parlerà molto di razzismo, un argomento che mi sta particolarmente a cuore. Non posso dirvi altro!

Grazie Elisabetta per essere stata con noi. E’ stato un vero piacere. 

Ricordo ai lettori che troverete la recensione del “Il coraggio porta il tuo nome” nella sezione apposita e anche su Instagram, vi aspettiamo!  

“Il coraggio porta il tuo nome” è disponibile in tutti gli store online.

Se avete delle domande per l’autrice scrivetelo pure nei commenti!  

Alla prossima intervista. 

Recapiti social di Elisabetta Vona:

https://www.instagram.com/elisabettavonaauthor/

Triskell edizioni: https://www.triskelledizioni.it/prodotto/il-coraggio-porta-il-tuo-nome-elisabetta-vona-2/

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