Recensione: L’Ombra del leone alato di Clarissa Magro.
Trama:
Sono passati sei anni dalla rivoluzione che ha distrutto la città di Forte dei Colli. Dopo aver sterminato le famiglie dei Signori, i ribelli si sono stabiliti nelle miniere di Gos a sud del continente. Il Console Kob, il più accanito e assetato di potere tra i capi della rivoluzione, continua a tramare contro la capitale dei regni dell’est, Laguna del Leone. Sognando una violenta vendetta contro la Regina Clitennestra Lionia, i suoi occhi si posano su Alta Corte, città rivale nei regni dell’ovest, i cui rapporti con Laguna del Leone sono tesi. I suoi vili piani vengono spazzati via quando sua figlia Autumn viene rapita insieme ad altre cittadine di Gos. La Console Pith, formidabile gladiatrice, decide di avviare una missione per salvarle; inizia così un viaggio che trascinerà Kob nel cuore dell’ovest per salvare sua figlia, anche a costo di allearsi con nemici, rivali e sconosciuti. Insieme a Pith, al Bardo Damian e al minatore Rogg, Kob non ha altra scelta se non seguire una vecchia megera in un cammino che lo porterà faccia a faccia con fantasmi e profezie di sangue, da un castello infestato fino al palazzo reale di Alta Corte.
Considerazioni:
È un epic fantasy molto elaborato in cui veniamo trasportati all’interno di intrighi politici, battaglie per la conquista di nuovi territori e nuove dinamiche politiche. Il protagonista principale è un uomo abituato a combattere per le sue idee e per i suoi tornaconti personali. L’unico pensiero fisso di Kob è la vendetta nei confronti della regina Clitennestra e il raggiungimento di una posizione politica che gli consenta di essere ricco e ammirato dal popolo. È un personaggio controverso, di cui in certi casi si possono condividere scelte e azioni e in altre si vorrebbe la sua eliminazione. Ho adorato leggere questa storia in cui vengono accentuate le dinamiche familiari e di vita delle donne in un mondo prevalentemente ostico e misogino. La scrittrice è riuscita nella sua impresa di creare un racconto ricco di battaglie non solo fisiche ma anche culturali in un mondo governato da uomini crudeli e violenti, senza per questo essere banale e tediosa. Ammiro molto la sua scelta, l’introduzione di argomenti così forti possono aprire gli occhi e la mente anche in un racconto fantasy. La vita delle protagoniste che siano esse regnanti, nobili o semplici donne del popolo è resa impossibile per via di uomini che ritengono di essere i proprietari dei loro corpi e della loro vita. Questi agiscono vendendole e violandole per il gusto di sopraffarle e rendere chiaro il loro potere su di loro. Nel corso della lettura possiamo ammirare la presa di posizione di alcune donne che iniziano la rivoluzione contro coloro che ritengono il loro problema principale: gli uomini. Siamo costretti ad assistere a scene difficili e toccanti che sembrano portare alla disfatta di queste guerriere, ma anche se alcune cadono ce ne sono di nuove pronte a combattere. Vi invito a leggerlo e a farvi conquistare da questo mondo in fermento e ricco di risvolti scioccanti. Ringrazio @clarissa.magro per l’opportunità!