Capitalismo woke. Come la moralità aziendale minaccia la democrazia
Capitalismo Woke. Come la moralità aziendale minaccia la democrazia di Carl Rhodes è un saggio approfondito sul capitalismo moderno pubblicato in Italia dalla Fazi Editore.
Trama:
Dagli spot di Gillette contro la mascolinità tossica ai miliardi di dollari donati da Jeff Bezos, CEO di Amazon, per la lotta al cambiamento climatico, fino alla sponsorizzazione di movimenti di massa come Me Too e Black Lives Matter. Sono sempre di più le grandi aziende che decidono di abbracciare cause politiche tradizionalmente progressiste (diritti civili, sostenibilità ambientale, antirazzismo, giustizia sociale), una tendenza che è stata definita capitalismo “woke”, ovvero sveglio, consapevole. Carl Rhodes ricostruisce la storia di questo importante fenomeno nato alla fine del XX secolo ed esploso nel XXI – dalla responsabilità sociale d’impresa degli anni Cinquanta al neoliberismo degli anni Ottanta, passando per l’appropriazione del termine woke, in origine usato dalla cultura afroamericana, fino ai dibattiti odierni – e discute criticamente che cosa esso significhi per il futuro della democrazia. Esaminando numerosi esempi di strategie aziendali politicamente corrette, Rhodes evidenzia come l’ascesa del capitalismo woke nella vita economica e politica contemporanea abbia conseguenze pericolose. Lungi dal risolvere i problemi della società, l’attivismo di multinazionali che dominano molti aspetti della nostra vita ha effetti antiprogressisti: trasformando la moralità in profitto, esso non solo legittima e consolida un’economia globale in cui miliardari e corporation si accaparrano quote sempre maggiori di ricchezza, ma espande il potere delle imprese a scapito delle istituzioni della democrazia. Come nota Carlo Galli nella prefazione, «il capitalismo woke qui è criticato non perché le campagne che sponsorizza sono sbagliate, o perché fa politica invece che profitti, né perché è poco coerente, ma perché è una funesta degenerazione delle forme politiche occidentale […] manifesta, dandola per ovvia e irreversibile, la fine della distinzione tra politica, società e terzo settore […] L’economia non si limita a invadere l’intera società, ma si sostituisce direttamente allo Stato». Brillante e avvincente, il libro di Rhodes è un testo fondamentale per comprendere uno dei trend politici ed economici più rilevanti dei nostri tempi.
Considerazioni:
Capitalismo Woke. Come la moralità aziendale minaccia la democrazia di Carl Rhodes è un saggio approfondito sul capitalismo moderno pubblicato in Italia dalla Fazi Editore.
È un saggio lucido e riflessivo che pone l’attenzione sulle ambiguità e l’ipocrisia offerte dalle multinazionali che si professano dalla parte del cittadino promuovendo campagne e sostenendo economicamente azioni di rivolta come il #metoo, il blacklivesmatter, campagne contro le disuguaglianze, diritti civili per la comunità lgbtq+ etc..
Tutto questo avviene non per puro spirito solidale, ma per incrementare in maniera esponenziale i loro capitali spingendo la società comune a credere ai loro atti generosi con campagne pubblicitarie mirate. Si sono visti gli effetti di queste azioni durante il covid-19 dove i lavoratori perdevano gli stipendi e il lavoro, le piccole imprese andavano in banca rotta e queste grandi multinazionali invece di sostenere la comunità, faceva l’opposto dimostrando così le loro vere intenzioni e smascherandosi da soli. Sono stati i primi a richiedere i sussidi statali e a inglobare piccole aziende, eliminando definitivamente la concorrenza. Il loro patrimonio societario e personale in questo lungo periodo è aumentato arrivando a cifre elevate.
Le Ingiustizie sociali e gli slogan utilizzati come ad esempio, #staywoke tra il 2015 e 2016 durante le proteste del movimento blacklivesmatter vengono poi utilizzate per generalizzare e non più puntualizzare la realtà ma decontestualizzando determinate situazioni privandole delle loro radici. Le aziende e gli attori hanno notato che fare del bene attira l’attenzione, e l’attenzione genera profitto. Con questo non significa che tutti siano imbevuti di ipocrisia e scaltrezza ma che ogni azione compiuta può generare al giorno d’oggi guadagno. Il termine woke derivato dal gergo afroamericano stava a significare, sii sveglio, presta attenzione. Col tempo questo termine perde l’accezione storica e viene utilizzato come fosse un insulto, ponendo l’accento su un significato del tutto opposto.
L’autore ci pone di fronte alla possibilità ormai concreta che la democrazia venga destabilizzata e profondamente rivalutata grazie all’intromissione sempre più ampia delle aziende più influenti, che rispondono alle sempre più evidenti manifestazioni di disagio che la società mostra attraverso manifestazioni e indignazioni social per la mancata attività e prontezza politica su questioni di vitale importanza. Il fatto che le multinazionali stiano privando i cittadini di una buona politica, che sia di destra o di sinistra, dovrebbe aprirci gli occhi sulle possibili ripercussioni che potremmo riscontrare nella vita di tutti i giorni. La democrazia è minata da queste forze che vogliono estromettere la politica, prendendone il posto e indirizzando la società verso una disuguaglianza sempre più ampia e concentrando le loro forze per accrescere la loro rendita.
Mi auguro profondamente che le preoccupazioni che hanno mosso Rhodes a scrivere questo libro, rimangano tali e che la politica possa stupirci in positivo, risollevando le sorti di una democrazia ormai in crisi profonda. È una realtà sconvolgente e inquietante a cui dovremmo prestare più attenzione, cercando di evitare per quanto ci è possibile, di non finire nelle trappole di questi grandi e furbi AD societari.
Un libro che consiglio assolutamente a tutti.
Ringrazio la Fazi Editore per la possibilità di leggere sempre libri interessanti e coinvolgenti.