Càmidis e la casta dei protettori
Càmidis e la casta dei protettori è un romanzo fantasy dell’autrice Renata De Santis, in cui veniamo piacevolmente rapiti da un mondo nuovo e in sintonia con la natura. Una storia affascinante e suggestiva.
Trama:
A tre anni dalla scomparsa del nonno, Lena vive immersa in un mare di nebbia grigiastra, in grado addirittura di appannare la bellezza del Golfo di Napoli e del Vesuvio, suo guardiano. A rompere la monotonia che l’ha imprigionata sarà un incontro all’apparenza casuale con cinque giovani ragazzi che la trascineranno su Càmidis, isola a ovest di un magico arcipelago e patria sicura del popolo dei maghi. Lì scoprirà che quattro maghi sono stati rapiti da umani fanatici, tutto è in pericolo e lei potrebbe essere l’unica disposta ad aiutarli. Al fianco della Casta dei Protettori, Lena intraprenderà un viaggio all’insegna dell’amicizia, della rinascita e dell’amore per se stessa.
Considerazioni:
Càmidis di Renata De Santis è un fantasy ricco di sorprese.
La storia gira intorno alla figura genuina e generosa di Lena, che dalla morte del nonno ha delle difficoltà nel relazionarsi con gli altri, soffre di attacchi d’ansia e si sente molto sola e incompresa dalla famiglia. Di ritorno dal cimitero in cui si reca per parlare col nonno e schiarirsi le idee, fa un incontro inaspettato con un gruppo di ragazzi per lei sconosciuti e come scoprirà in seguito provenienti da un altro mondo.
Questo incontro sarà per la protagonista l’inizio di un percorso avventuroso ma anche di crescita e scoperta personale. Gli aspetti positivi riscontrati durante questa lettura sono sicuramente alcuni dei temi raccontati: il dolore, il senso di amicizia e di lealtà, la fratellanza ma anche la diversità e la sessualità che vengono trattati con grande sensibilità e danno il giusto contributo alla narrazione.
Un altro punto a favore è la descrizione del wordlbuilding, della magia e la caratterizzazione dei personaggi di cui però manca l’essenziale: la storia. La storia dei personaggi non ci viene esplicata nei dettagli ma anzi solo accennata, ed è l’unica nota stonata che ho riscontrato. Mi piacerebbe che nel secondo volume siano approfondite le figure di due personaggi ombrosi e misteriosi quali sono Azriel e Giona.
Il racconto se pur leggero ha dalla sua una forte componente morale, ovvero mette in luce il bene e il male, e di conseguenza come delle situazioni spiacevoli possono dopo un lungo percorso essere rivalutate, traendone una forte lezione di vita.
Ringrazio Renata e la casa editrice La Ruota Edizioni per la possibilità di leggere e conoscere il romanzo ma soprattutto per la fiducia.